Benvenuto in un altro articolo firmato InfoRCauto! Per quanto riguarda le assicurazioni, collegato alle RC auto, in Italia abbiamo il sistema delle classi bonus malus. E' in pratica un sistema di tariffazione su cui si basano le compagnie assicuratrici per calcolare le polizze relative a autovetture, motocicli e ciclomotori.
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- Bonus malus e premio assicurativo
- Come calcolare le classi di merito? In caso di incidenti/sinistri?
- Classi per auto d'epoca
Il sistema di bonus-malus è uno dei meccanismi fondamentali che regolano il calcolo del premio assicurativo per le polizze auto. Ideato per incentivare una guida prudente e responsabile, questo sistema premia gli automobilisti che non causano sinistri, riducendo progressivamente il costo dell’assicurazione, mentre penalizza chi commette incidenti, aumentando l’importo da pagare. Il principio di base si fonda su una logica meritocratica: chi guida in modo attento paga meno, mentre chi genera maggiori rischi per sé e per gli altri viene penalizzato. In questo articolo esploreremo nel dettaglio come funziona il bonus-malus, quali sono i criteri che influenzano le variazioni del premio assicurativo, e come ottimizzare i vantaggi di questo sistema per ridurre i costi assicurativi nel lungo periodo.
Bonus malus e premio assicurativo
E' considerato una sorta di premio che varia nel tempo, a seconda di quello che è il comportamento del proprietario alla guida: a seconda del valore, viene attribuita al proprietario del mezzo assicurato un punteggio definito “classe di merito”. Se il punteggio è basso, la condotta di guida dell'assicurato è migliore e dunque dovrà pagare un minor premio assicurativo.
Il sistema del bonus-malus può essere paragonato a una sorta di premio o penalizzazione che si evolve nel tempo, riflettendo direttamente il comportamento del conducente alla guida. Questo meccanismo viene applicato all’assicurazione dell’auto, con lo scopo di incentivare uno stile di guida prudente e sicuro, che riduca al minimo il rischio di incidenti. Il concetto centrale ruota intorno alla "classe di merito", un punteggio assegnato all'assicurato che rappresenta la sua storia di guida. Questo punteggio viene aggiornato annualmente in base al comportamento del conducente, premiando chi non è stato coinvolto in sinistri e penalizzando chi ha causato incidenti.
Ogni volta che si stipula o si rinnova un contratto di assicurazione, viene presa in considerazione la classe di merito dell'assicurato. Questa classe, che varia da 1 a 18 (con alcune compagnie che utilizzano scale diverse o ulteriormente articolate), rappresenta il profilo di rischio associato al conducente: più bassa è la classe, minore è il rischio percepito e, di conseguenza, inferiore sarà il premio assicurativo da pagare. La classe di merito funziona come un indicatore del comportamento passato del guidatore. Se un conducente riesce a mantenere una buona condotta alla guida, evitando sinistri, la sua classe di merito migliorerà progressivamente. Al contrario, se provoca incidenti, la sua classe aumenterà, riflettendo un rischio maggiore, e il premio assicurativo subirà un rialzo.
Un aspetto cruciale da considerare è che la classe di merito non viene modificata esclusivamente in base ai sinistri causati dall'assicurato. Infatti, alcune polizze includono clausole che tengono conto anche dei sinistri subiti, ovvero quelli in cui il conducente non è responsabile, o sinistri con responsabilità condivisa, dove una parte di colpa viene attribuita a entrambi i conducenti coinvolti. Questo può rendere la gestione della classe di merito più complessa, poiché non sempre il guidatore ha pieno controllo sugli eventi che possono influenzare il suo punteggio.
Il calcolo della classe di merito segue un meccanismo dinamico. Nel corso degli anni, se un conducente non è coinvolto in alcun sinistro, la sua classe di merito scende, generalmente di una posizione per ogni anno senza incidenti. Al contrario, in caso di incidente con responsabilità principale, la classe di merito subirà un aumento, penalizzando il conducente e causando un aumento significativo del premio. La logica è semplice: meno incidenti si causano, più si viene considerati un guidatore "virtuoso", e quindi meno rischioso da assicurare. Questo abbattimento progressivo dei costi diventa un forte incentivo a mantenere una condotta di guida corretta e attenta.
Tuttavia, esistono anche meccanismi che aiutano a mitigare gli effetti negativi di un incidente. Molte compagnie assicurative offrono la cosiddetta "protezione del bonus", una clausola che consente di mantenere la propria classe di merito inalterata anche dopo un sinistro. Questa protezione è spesso soggetta a condizioni particolari e può essere acquistata come un'estensione della polizza base. La sua funzione è quella di tutelare i conducenti che, pur essendo generalmente prudenti, si trovano a dover affrontare un incidente isolato che potrebbe compromettere la loro classe di merito e, di conseguenza, aumentare il premio assicurativo per diversi anni.
Inoltre, è importante sottolineare che il sistema bonus-malus non si limita esclusivamente alla singola polizza. In molti paesi, il punteggio della classe di merito è trasferibile in caso di cambio di compagnia assicurativa. Questo significa che un guidatore che ha costruito un profilo di rischio basso, passando attraverso anni di guida senza sinistri, può beneficiare della sua buona classe di merito anche se decide di cambiare assicurazione. Al contrario, chi si trova in una classe alta a causa di incidenti passati non può "scappare" dalle sue penalizzazioni semplicemente cambiando compagnia: la sua storia di guida e la sua classe di merito lo seguiranno, influenzando il costo del nuovo contratto assicurativo.
Infine, la classe di merito e il sistema di bonus-malus non solo hanno un impatto diretto sul premio da pagare, ma influenzano anche indirettamente il comportamento alla guida degli automobilisti. Sapendo che un incidente può tradursi in un aumento significativo dei costi assicurativi, molti conducenti sono motivati a guidare in maniera più prudente e a evitare situazioni potenzialmente rischiose. Questo rende il sistema uno strumento non solo economico, ma anche educativo, che promuove una maggiore sicurezza sulle strade.
In conclusione, il sistema bonus-malus è un elemento centrale nel mondo delle assicurazioni auto, basato su una logica di responsabilità personale e premialità legata alla condotta alla guida. La classe di merito diventa così un indicatore di affidabilità, un riflesso della storia di guida dell'assicurato, e un fattore determinante nel calcolo del premio. Mantenere un basso profilo di rischio non solo garantisce un risparmio economico nel breve termine, ma rappresenta anche un investimento per la tranquillità futura.
Muoversi fra le varie tabelle delle compagnie: il premio assicurativo
La clausola per le classi bonus-malus è iscritta dalle compagnie di assicurazioni al momento della stipula del contratto, ed è considerata una vera e propria variabile tariffaria, che ha conseguenze diverse sul premio assicurativo finale, a seconda della sua declinazione.Come calcolare le classi di merito? In caso di incidenti/sinistri?
Per il calcolo delle classi del bonus malus si fa riferimento a determinati parametri quali l'area geografica, l'età dell'assicurato, gli anni di conseguimento della patente, il tipo di veicolo assicurato e, per ultimo l'entità e la frequenza degli incidenti. Quest'ultimo parametro è molto importante nella definizione, in quanto l'assicurato, a seconda del numero di sinistri avvenuti in precedenza, guadagna o perde posizioni su una scala che va a determinare la classe di merito finale.
Generalmente, le classi di merito in cui è diviso il sistema bonus-malus vanno da 1 a 18, dove 1 è la più economica mentre 18 è quella più costosa. Se la classe 1 ha un premio del valore x, la classe successiva varrà il triplo di x. E' più rapido l'avanzamento verso classi più alte rispetto al contrario: questo significa che se si provoca un incidente, si scende di due classi, mentre se si hanno comportamenti virtuosi per un anno, si sale di una.
Alla fine dell'anno, quindi, vengono premiati gli automobilisti più virtuosi e questa particolare tipologia è stata pensata proprio in funzione di questo scopo, ossia quello di incentivare i conducenti a uno stile di guida più prudente ed attento. Da aggiungere, inoltre, che le assicurazioni non tengono conto dell'intero anno ma solo di un determinato arco di tempo, della durata di due mesi, chiamato periodo di osservazione. Questo significa che un eventuale sinistro che accade dopo questo arco di tempo verrà conteggiato per quanto riguarderà il sistema delle classi due anni dopo.
Classi per auto d'epoca
Il discorso cambia invece quando si parla delle assicurazioni per le auto d'epoca. Questi veicoli infatti hanno una natura e una valenza storica per cui possono circolare solo in determinate occasioni e non è possibile il loro utilizzo per la vita quotidiana. Le case assicuratrici permettono di poter assicurare le auto d'epoca promettendo diversi vantaggi ai proprietari di queste vetture. Uno di questi vantaggi è il fatto di essere in una classe fissa di merito, con l'esclusione del bonus-malus. Quindi anche in presenza di incidenti, non si scenderà di classe come avviene invece nel sistema tradizionale che coinvolge tutte le normali vetture.
Novità Rc Auto non solo per quanto riguarda i costi
Il Presidente del Consiglio Renzi tiene ancora chiuso in un cassetto la bozza del decreto Destinazione Italia, che tra i capitoli comprende anche la modifica del settore delle assicurazioni. Il punto nevralgico di tutta l'impostazione di tale settore verte sull'installazione della scatola nera, ossia quel dispositivo che montato sulla propria automobile consente di risparmiare sul prezzo annuale della Rc Auto, con le compagnie assicuratrici che sarebbero tutelate in caso di sinistro stradale perchè questo accessorio farebbe capire la vera dinamica dell'incidente.
Da una prima bozza, tuttavia, già sono arrivate alcune modifiche: ancora non è dato sapere quanto sarà il risparmio per il cliente qualora monti la scatola nera (solo se prevista dalla propria impresa assicuratrice) visto che la prima stima del 7%-10% è stata cancellata. Inoltre, il costo del montaggio di tale dispositivo sarà a carico del cliente stesso e non più dell'assicurazione: tuttavia, l'assicurato potrà riprendere i costi di questa installazione dal risparmio contenuto sul prezzo minore della polizza.
Nell'impianto del decreto, sono contenute anche una serie di correttivi sulla formula bonus-malus che ora è il caposaldo dell'attuale legge, visto che da ciò dipende il premio assicurativo da pagare.
Una legge in materia è comunque necessaria perché il ramo Rc Auto negli ultimi anni è andato incontro a dati contraddittori che hanno portato una diversità di vedute tra le parti in causa. Da un lato c'è il costo delle assicurazioni che è arrivato a livelli altissimi (rispetto a 20 venti, l'aumento è stato calcolato di oltre il 300%) mentre dall'alto ci sono le giustificazioni delle imprese assicuratrici, che lamentano le troppe truffe ai loro danni e il numero di veicoli che circolano senza Contrassegno (stimato in oltre quattro milioni di mezzi). Due rette che non si incontreranno mai perchè la situazione diventa ancora più tragica al Meridione, dove c'è un doppio fenomeno: aumento dei veicoli senza polizza Rc Auto e tariffe altissime per i conducenti onesti che pagano (minimo il doppio rispetto al Settentrione). Tutto ciò non fa altro che favorire l'evasione con gli assicurati che sono, ahimè, i clienti più a rischio.
Da registrare che il tasso di truffe alle assicurazioni ha raggiunto cifre pazzesche, con vere organizzazioni di professionisti che si adoperano per truffare la Rc Auto e guadagnarci sopra.
Se vuoi delle informazioni dettagliate anche sull'attestato di rischio visita il nostro approfondimento. Per quanto riguarda le varie scadenze che riguardano il mondo delle assicurazioni auto invece dai un'occhiata qui.