Dopo aver pubblicato un articolo che descrive il rapporto che intercorre tra i neopatentati e il Portale dell'automobilista, oggi cambiamo spunti di approfondimento. Quando si guida è indispensabile rispettare tutte le regole dettate dal codice stradale. Infatti, chi commette delle infrazioni non solo mette a rischio la sicurezza sua e degli altri ma rischia anche di incorrere in pesanti sanzioni finanche al ritiro della patente.
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- In quali casi avviene il ritiro della patente
- Chiariamo la situazione riguardo la sospensione della patente
Spesso le sanzioni accessorie vengono confuse perché possono variare a seconda dell'infrazione che è stata fatta. Queste sono in primis il ritiro della patente, la possibile sospensione della patente, la richiesta di revisione della patente e in ultimo la revoca della patente.
In quali casi avviene il ritiro della patente
Quando un Organo di Polizia accerta l'infrazione può decidere di procedere al se si verifica uno dei seguenti casi:
- Il primo caso riguarda il tema principale dell'articolo di oggi ovvero la guida in stato di ebbrezza o con un tasso alcolemico maggiore dei valori concessi dal codice della strada;
- L'utilizzo di un cellulare o di un dispositivo elettronico mentre si guida;
- Ci si mette alla guida con la patente scaduta;
- Vengono superati i limiti di velocità consentiti.
La guida in stato di ebbrezza e l’alcol test
Lo stato di ebbrezza viene riscontrato quando il tasso alcolemico nel sangue è maggiore di 0,5 g/l. La polizia procede a rilevamento mediante l'alcol test utilizzando uno strumento all'interno del quale bisogna soffiare e che mostrerà immediatamente sul suo display qual è il valore relativo al tasso alcolemico del conducente dell'auto.
Esistono tre diversi livelli di sanzione che si differenziano a seconda del superamento dei limiti.
- quando il tasso ha un valore fra 0,5 e 0,8 g/l si incorre in una multa amministrativa che può variare da 532 € sino a raggiungere l'ingente somma di 2.127 € e si sarà soggetti pure ad una sanzione accessoria che comporta il ritiro della patente da un minimo di tre mesi fino ad un massimo di sei mesi;
- se il valore alcolemico riscontrato si trova fra 0,8 e 1,5 g/l si è perseguibili penalmente e si potrebbe anche rischiare l'arresto per un periodo massimo di sei mesi. e inoltre prevista una sanzione che potrebbe variare da 800 € fino anche a 3.200 €. Inoltre, il ritiro della patente sarà di almeno sei mesi ma prolungabile fino a 12 mesi;
- infine, quando il tasso alcolemico è maggiore di 1,5 oltre alla multa molto ingente che parte da 1.500 € ma può raggiungere anche i 6.000 €, si rischia l'arresto dai sei ai 12 mesi e la patente verrà sospesa per un minimo di un anno e un massimo di due. sarà inoltre confiscata l'auto che diventerà di proprietà dello Stato. Qualora la vettura fosse intestata ad un altro soggetto e non si potrà procedere alla confisca, il ritiro della patente del conducente potrà essere decisa fra i due e i quattro anni.
Nel caso in cui la stessa infrazione venga commessa per ben due volte nell'arco di due anni si tratta di recidiva e in questo caso avverrà l'immediata a revoca della patente.
Restituzione della patente
Finito il periodo di ritiro della patente, per richiedere la restituzione del documento bisognerà essere in possesso di un certificato di idoneità che deve essere ottenuto mediante la Commissione medica locale.
Il controllo sanitario viene effettuato da una commissione medica dell'ASL che valuterà con un certificato anamnestico del proprio medico curante e sulla base di esami clinici recenti se sono variate le attitudini relative al consumo, sia pregresso che recente, di alcol. dopo queste verifiche la commissione indicherà il periodo idoneo alla guida scegliendo anche di calendarizzare eventuali revisioni e anche se prolungare il periodo di ritiro della patente.
qualora il soggetto non ritenesse la decisione della Commissione soddisfacente potrà decidere di fare ricorso al gabinetto medico di RFI per ottenere la sospensione del periodo di.
Chiariamo la situazione riguardo la sospensione della patente
Per molti neomaggiorenni rappresenta il loro secondo obiettivo, dopo il superamento dell'esame di maturità, tuttavia la patente costituisce anche un elemento indispensabile per diversi lavoratori, tra cui, ad esempio, i camionisti o i corrieri, che trasportano diversi beni o prodotti lungo le strade del nostro Paese. Per questi e per tutti gli automobilisti, è necessario perciò rispettare le regole del codice stradale, per evitare di subire il ritiro o la sospensione della patente stessa.
Infatti, forse poche volte ci si pensa, ma il vedersi sospesa, sia pur temporaneamente, la possibilità di prendere una macchina e poterla guidare per le vie della propria città è un'ipotesi in cui si può incorrere assai facilmente e non molto remota, soprattutto se si hanno comportamenti inadeguati o se si commettono determinati tipi di infrazioni al codice della strada. Ma quali sono tali comportamenti e quali le infrazioni che possono causare questa sospensione della patente? Cerchiamo di approfondire questo tema.
Con questa terminologia si intende una sanzione accessoria, che va ad aggiungersi a quella amministrativa, che si subisce sia a seguito di violazioni del codice della strada che in caso di perdita temporanea dei requisiti fisici e psichici richiesti per la guida, in sede di accertamento di questi ultimi in occasione del rinnovo della patente stessa. Nell'ipotesi di violazioni, la sospensione della patente perdura per il tempo connaturato al tipo di infrazione commessa, mentre nella seconda ipotesi fino a che il soggetto non presenta certificazione medica attestante il recupero dei requisiti richiesti.
In quali casi specifici si incorre nella sospensione della patente
Una delle circostanze più diffuse e comuni è la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. La durata si prolunga ulteriormente nell'ipotesi in cui si provochi anche un incidente stradale. Nello specifico, la patente è sospesa da 3 mesi a 2 anni in base al livello di tasso alcolemico riscontrato. Il massimo è previsto, come detto, anche se si causi un incidente. Questo tasso è particolarmente restrittivo poi nel caso di neopatentati.
I neopatentati, infatti, per quanto riguarda i limiti di velocità e all’assunzione di alcolici vengono considerati tali per i primi tre anni dal conseguimento della patente. Il loro limite è pari a zero, i neopatentati non possono infatti mettersi alla guida dopo aver assunto anche minime dosi di alcol, condizione che li accomuna a chi guida per lavoro (autisti di autobus, ambulanze, trasporti e simili), terminati i tre anni, il limite sarà di 0.5.
Se, invece, ci si ponesse alla guida con uno stato di alterazione psico-fisica derivante dall'uso di sostanze stupefacenti, il rischio è di vedersi sospesa la patente da 1 a 2 anni. Altra ipotesi frequente si ha quando, a causa del proprio comportamento, si provocasse un incidente stradale in macchina con danni o lesioni alle persone e non ci si fermasse a prestare soccorso. Per quanto riguarda la prima circostanza, è prevista la sospensione della patente da 1 a 3 anni, mentre nella seconda da 18 mesi fino a 5 anni.
Un altro comportamento assai comune sulle strade italiane è il superamento dei limiti di velocità in macchina. Nel caso si superassero di oltre 40 Km/h e fino ai 60, la patente del guidatore verrà sospesa da 1 a 3 mesi, tuttavia, nell'ipotesi di recidiva in un biennio, tale sanzione andrà da 8 a 18 mesi. Se invece si superassero i limiti di oltre 60 Km/h, la sospensione della patente sarà tra i 6 ed i 12 mesi, con recidiva nel biennio invece dagli 8 ai 18 mesi. Per i neopatentati, la sanzione da scontare è tra i 3 ed i 6 mesi, tuttavia, in caso di recidiva, addirittura si dispone la revoca della patente.
Inoltre, una modesta sanzione è prevista anche per coloro che si sono trovati alla guida mentre parlavano al cellulare o senza cintura di sicurezza. Nel primo caso, non si potrà guidare da 1 a 3 mesi, mentre nel secondo la sospensione della patente va da 15 giorni a 2 mesi. Tuttavia, le pene massime in ambedue le circostanze si subiscono soltanto in caso di recidiva in un biennio. Infine, nell'ipotesi in cui si superassero altri veicoli in curva, in presenza di dossi o in situazioni di scarsa visibilità, la sanzione da scontare va da 1 a 3 mesi.
Un altro motivo per cui potreste vedervi ritirata la patente è la guida con patente scaduta, caso che viene spesso sottovalutato dagli automobilisti, soprattutto per via del costo del rinnovo.
Il documento deve infatti essere rinnovato ogni 10 anni sino al compimento dei 50 anni e poi ogni 5 anni per gli automobilisti di età compresa tra i 50 e i 70 anni superati i quali dovrà essere effettuata ogni 3 anni e poi ogni 2 una volta superato l’ottantesimo anno di età.
Programma terapeutico e socio-riabilitativo prima di rimettersi alla guida del proprio veicolo:
Si tratta di un programma dal prezzo non eccessivo pensato per tutti coloro che hanno avuta ritirata la patente per via di guida dell'auto o di qualsiasi veicolo in stato di ebbrezza e/o sotto sostanze stupefacenti, sempre più comuni e sempre più “dannosi” per sé e per gli altri.
In questo caso si procede verificando se ci sia un eventuale abuso o dipendenza da alcol o droghe o se si sia trattato di un momento di spensieratezza e di sbadataggine, fatto senza riflettere.
Per prima cosa ci si occupa di una visita medica e della visione della documentazione sanitaria, successivamente vengono poste a disposizione due visite mediche sugli effetti di alcol e droga nel lungo tempo e due colloqui con un educatore professionale che si occupa di valutare il contesto in cui l’imputato si trova al momento dell’accaduto per verificare che non vi sia la presenza di situazioni familiari gravi o altro che lo spinga al consumo di sostanze.
Si tratta di un’occasione molto importante per i giovani soprattutto che sono spesso quelli che più di tutti non riflettono sulle conseguenze di determinati comportamenti.
Possibili azioni contro la sospensione della patente per la guida di auto
Nell'ipotesi in cui si volesse prendere l'iniziativa contro questo genere di sanzione, è possibile effettuare un ricorso al prefetto oppure al giudice di pace. Se si vuole agire verso il primo, tale ricorso deve essere presentato entro 60 giorni dalla notifica della sospensione della patente, mentre se si agisce verso il secondo, il tempo è ristretto a soli 30 giorni. Tuttavia, nel primo caso, l'azione è inammissibile quando la sanzione pecuniaria è stata già pagata o quando si sono commesse violazioni di tipo penale e la competenza risulti essere delle autorità giudiziarie.
Se non volete lasciarci e avete altro tempo da dedicare alla lettura vi consigliamo di dare un'occhiata al nostro articolo sulla Motorizzazione di Milano.