Dopo avervi parlato della Motorizzazione di Roma, oggi vi proponiamo un nuovo approfondimento. I compiti della Polizia Municipale di Roma sono ampi e vanno dalla vigilanza del territorio alla notifica dei reati in materia di sicurezza stradale, illeciti amministrativi, polizia edilizia e socio-ambientale.

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Per la città di Roma particolare rilievo ha la difesa del decoro urbano per cui è istituita una apposita task force a tutela del patrimonio culturale, artistico e architettonico della capitale. Il compito principale è quello più noto della sicurezza stradale con la gestione e controllo della mobilità urbana e la viabilità tramite la regolazione del traffico e i controlli sui comportamenti alla guida. La disciplina del traffico, in caso di lavori stradali, è preposta alla polizia municipale che rimuove i veicoli che intralciano il flusso del traffico durante i lavori in corso e predispone la segnaletica verticale e orizzontale sui tracciati urbani (sono escluse le strade ad alto scorrimento. Il caso più ricorrente in cui interviene la polizia municipale è la rimozione di un veicolo che sia abbandonato o che intralci il traffico. Vediamo, dunque, come si effettua una segnalazione di rimozione di un veicolo abbandonato e come si svolge la procedura

Come si segnala un veicolo abbandonato

L’intervento della Polizia Locale per la rimozione di veicoli abbandonati è un’operazione che si attiva principalmente su segnalazione dei cittadini. Questo tipo di intervento si rende necessario quando un veicolo viene lasciato in condizioni di evidente stato di abbandono su suolo pubblico, come ad esempio strade, parcheggi o altre aree comunali. Perché il veicolo possa essere rimosso, lo stato di abbandono deve essere chiaramente visibile: ciò include elementi come segni di deterioramento marcato (ad esempio pneumatici sgonfi, finestrini rotti, ruggine diffusa), assenza di targhe o condizioni generali di degrado che lasciano intendere che il mezzo non sia più utilizzato da tempo. La situazione di abbandono non può riguardare aree private o condominiali, ma solo spazi pubblici sotto la giurisdizione del Comune di Roma.

Come effettuare una segnalazione: le modalità disponibili

Chiunque abbia motivo di ritenere che un veicolo sia abbandonato può segnalare la sua presenza alla Polizia Locale, utilizzando una delle modalità ufficiali messe a disposizione dal Comune di Roma. I cittadini possono scegliere tra diverse opzioni, tutte pensate per facilitare la comunicazione e consentire alle autorità competenti di verificare in breve tempo la situazione segnalata.

  1. Registrazione e accesso al Portale del Comune di Roma

    • Per inviare una segnalazione tramite il portale ufficiale, è necessario registrarsi sul sito del Comune di Roma. L'accesso è reso semplice grazie alla possibilità di autenticazione tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), che garantisce sicurezza e tracciabilità delle comunicazioni. Questo sistema permette anche di velocizzare la procedura di segnalazione e agevola i cittadini già in possesso di SPID, eliminando la necessità di una registrazione separata.
  2. Piattaforma “Casa Digitale del Cittadino”

    • Una volta effettuato l'accesso al portale, il cittadino può accedere alla piattaforma “Casa Digitale del Cittadino”, un'area online dedicata alle interazioni tra i cittadini e la pubblica amministrazione. All'interno di questa piattaforma è possibile segnalare il veicolo sospetto, inserendo tutte le informazioni rilevanti, come la posizione precisa del mezzo, la sua descrizione (marca, modello, colore, stato apparente) e, se possibile, una foto che illustri lo stato di abbandono del veicolo. La “Casa Digitale del Cittadino” consente di ricevere notifiche e aggiornamenti sullo stato della segnalazione, mantenendo il cittadino informato sull’avanzamento del processo.
  3. Invio di un’email al Comando Generale o al Gruppo di Polizia di competenza

    • Per chi preferisce una comunicazione più tradizionale, è possibile inviare una segnalazione via e-mail direttamente al Comando Generale del Corpo della Polizia Locale di Roma, oppure alla sezione o al gruppo competente per la specifica area in cui si trova il veicolo. Gli indirizzi email sono disponibili sul portale del Corpo di Polizia Municipale, sotto la voce “Contatti”, dove vengono indicati sia il contatto centrale del Comando Generale sia quelli dei vari gruppi territoriali, che coprono ciascun quartiere o zona della città. Nella mail è importante includere dettagli precisi sul veicolo e sul luogo in cui è stato avvistato, per facilitare l'intervento degli agenti.

Altre opzioni di segnalazione: telefono e presenza fisica

Se l'invio di una segnalazione online o tramite email non è possibile o preferibile, il cittadino può optare per metodi alternativi:

  1. Segnalazione telefonica

    • Il Comune di Roma mette a disposizione il numero telefonico 06.67 691, attivo per le comunicazioni con il Comando Generale della Polizia Locale. Tramite questa linea è possibile effettuare una segnalazione parlando direttamente con un operatore, che prenderà nota delle informazioni fornite e darà indicazioni su eventuali passaggi successivi. La segnalazione telefonica è particolarmente utile in caso di situazioni urgenti o in cui è difficile accedere al portale online.
  2. Segnalazione in presenza

    • I cittadini hanno anche la possibilità di recarsi fisicamente presso l'ufficio del Gruppo o della sezione di competenza sul territorio. Questa opzione può risultare ideale per chi desidera parlare direttamente con un agente, fornendo dettagli specifici sulla situazione e, magari, esibendo eventuali foto o documentazione che attestino lo stato di abbandono del veicolo. Gli uffici della Polizia Locale sono solitamente aperti al pubblico in orari stabiliti, e si raccomanda di verificare la disponibilità e gli orari di apertura per assicurarsi di poter presentare la segnalazione in modo efficace.

Cosa succede dopo la segnalazione?

Una volta ricevuta la segnalazione, gli agenti della Polizia Locale avviano le verifiche necessarie per confermare lo stato di abbandono del veicolo. Questo processo può includere un sopralluogo e una valutazione visiva del mezzo per stabilire se le condizioni rispecchiano effettivamente quelle di un veicolo abbandonato. In alcuni casi, potrebbe essere emessa un’ordinanza che dà al proprietario un termine per recuperare o rimuovere l’auto. Se, trascorso questo periodo, il veicolo è ancora presente e in stato di abbandono, la Polizia procederà alla rimozione, con eventuali costi a carico del proprietario.

Come riconoscere un veicolo in stato di abbandono

Secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale 460/99, un veicolo si può considerare abbandonato su area pubblica se manca delle parti essenziali, se è in stato di degrado, se è privo di elementi di identificazione.

In seguito alla segnalazione, la polizia municipale effettua l’accertamento sul veicolo e verifica se vi sono elementi identificativi che consentono di individuarne il proprietario o se è un veicolo che risulta rubato.

In mancanza di elementi inequivocabili di identificazione, il vigile provvede a verbalizzare lo stato di abbandono e richiede il servizio di rimozione dei veicoli abbandonati per conto dell’amministrazione municipale stessa con il conseguente conferimento in discarica o centro di raccolta.

Se il veicolo è identificabile e riconducibile a un proprietario in vita, si effettua la notifica al proprietario chiedendo la rimozione dal suolo pubblico del veicolo in stato di abbandono. La rimozione del veicolo deve avvenire nei 5 giorni successivi la notifica, decorsi i quali, il veicolo sarà rimosso e portato al centro di raccolta dove resterà a disposizione per ulteriori 60 giorni. Decorsi questi ulteriori giorni, il veicolo sarà automaticamente radiato e demolito a carico del proprietario. Infine, viene redatto un verbale con sanzione a carico del proprietario per abbandono illecito del mezzo.

I tempi di notifica possono variare in base alla reperibilità del proprietario. Infatti, la notifica potrebbe non essere accertata per irreperibilità del proprietario, per trasferimento all’estero, per ricoveri prolungati, per decesso e assenza di eredi, perché stranieri rientrati nel paese di origine. La minuziosa procedura di verifica è dovuta al fatto che si tutela sempre il cittadino affinché venga rimosso un veicolo in reale ed effettivo stato di abbandono e non solo presunto.

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Quali sono i motivi principali per cui la mia auto potrebbe rischiare di essere rimossa forzatamente?

L'auto può essere soggetta a rimozione forzata in diverse circostanze, e in molti casi questa misura viene adottata per garantire la sicurezza stradale, il decoro urbano e il rispetto delle normative di circolazione. Ecco i motivi principali che possono portare alla rimozione forzata di un veicolo:

1. Parcheggio in zona vietata

  • Parcheggiare in spazi non consentiti, come su marciapiedi, piste ciclabili, aree pedonali, passaggi riservati agli autobus, o in prossimità di incroci, può portare rapidamente alla rimozione del veicolo. Queste aree sono generalmente interdette per garantire la sicurezza e la fluidità del traffico.

2. Blocco della circolazione o del traffico

  • Se l'auto è parcheggiata in modo tale da bloccare o ostacolare il traffico, o in una posizione che limita la visibilità agli incroci, può essere rimossa immediatamente. Gli agenti sono particolarmente vigili in queste situazioni, poiché un'auto mal posizionata può causare rallentamenti o pericoli per la circolazione.

3. Parcheggio su spazi riservati senza autorizzazione

  • Posteggiare l'auto in aree riservate a specifici veicoli, come quelli per persone con disabilità, senza il relativo permesso è un'infrazione che può comportare la rimozione. Anche parcheggiare in spazi riservati a taxi, car sharing, o in zone dedicate al carico e scarico merci è motivo di rimozione se non si possiede l'autorizzazione necessaria.

4. Mancanza di assicurazione o revisione

  • I veicoli privi di assicurazione o con revisione scaduta possono essere rimossi se individuati su suolo pubblico. La circolazione di auto non assicurate o senza revisione obbligatoria rappresenta un rischio per la sicurezza stradale, perciò le autorità locali intervengono con la rimozione immediata.

5. Parcheggio in aree di divieto temporaneo

  • Se l'auto è parcheggiata in zone dove è previsto un divieto temporaneo per eventi, manifestazioni, lavori di manutenzione stradale o pulizia delle strade, potrebbe essere rimossa. Queste interdizioni temporanee vengono solitamente segnalate con cartelli appositi in anticipo.

6. Sosta in corrispondenza di segnali di rimozione forzata

  • Alcune aree sono segnalate con il cartello di “rimozione forzata”, indicando che parcheggiare in quei punti comporta automaticamente la possibilità di rimozione. Questo può includere spazi davanti a passi carrabili, zone di divieto assoluto di sosta o aree ad alta rotazione.

7. Veicoli abbandonati

  • I veicoli che risultano abbandonati su suolo pubblico, soprattutto se privi di targa o in evidente stato di degrado, possono essere rimossi in quanto considerati ingombranti o inquinanti per l’ambiente urbano.

8. Violazione delle zone a traffico limitato (ZTL)

  • Parcheggiare in una zona a traffico limitato senza permesso può comportare la rimozione dell'auto. Le ZTL sono aree a cui possono accedere solo i veicoli autorizzati per limitare l’inquinamento e il traffico nei centri storici o in zone particolarmente trafficate.

La rimozione forzata di un'auto è spesso accompagnata da sanzioni amministrative e dal pagamento delle spese di trasporto e custodia presso il deposito. Per evitare spiacevoli conseguenze, è fondamentale rispettare sempre le regole di parcheggio e prestare attenzione alle segnaletiche presenti, in particolare quelle temporanee o di divieto assoluto.

FAQ

Come si contatta la Polizia Municipale di Roma?

La Polizia municipale capitolina ha una centrale operativa attiva 24 ore su 24 e risponde tramite il numero di pronto intervento 06. 67 691 oppure al centralino generale del Comune di Roma 06 06 06

Cosa non è di assoluta competenza della polizia municipale?

Per legge, l’ambito di competenza della polizia municipale è strettamente legata al territorio di appartenenza, pertanto la polizia municipale non può mai intervenire in un Comune o ambito territoriale diverso dal proprio.

Quali sono i casi in cui interviene la polizia municipale?

Le competenze sono molteplici. Oltre alla polizia stradale e quindi al controllo delle infrazioni, al rilevamenti dei sinistri, scorte e servizi per la viabilità, il corpo di polizia locale svolge anche funzioni di controllo edilizio, urbanistico, ambientale, sociale, di igiene pubblica, sanitario, veterinario.

Cosa accade quando si scappa o si elude un controllo della polizia municipale?

Chi non si ferma a un posto di blocco è sanzionabile e soggetto al pagamento di una multa che oscilla – in base alla gravità dell’atto di fuga – tra 87 € e 344 € con decurtazione di 3 punti dalla patente.

Che differenza c’è tra polizia locale e polizia municipale?

Non esiste differenza. Si tratta di modi diversi per identificare la stessa figura professionale che agisce sul territorio locale.

Che differenza c’è tra denuncia e segnalazione?

La segnalazione o esposto si verifica quando si richiede l’intervento immediato delle forze di polizia locale per risolvere una questione imminente. La denuncia, invece, è un atto che porta a conoscenza delle forze dell’ordine di un reato o illecito per cui è richiesto l’intervento e un’indagine. Le denunce o querele è consigliabile farle solo nei casi di reati gravi e non perseguibili d’ufficio. Le semplici violazioni possono essere segnalate alla Polizia municipale e possono riguardare violazioni o segnalazioni in materia di commercio, pubblicità (affissioni abusive), ambiente, edilizia. Decoro, vandalismo.

Quali sono i gradi della polizia municipale?

I gradi nella Polizia Municipale sono suddivisi in Comandante del Corpo, Ufficiali, Sottoufficiali, operatori di Polizia Municipale.

Quali sono gli atti che la Polizia Municipale notifica o consegna?

Il cosiddetto “messo comunale” è preposto alla notifica e consegna di atti emessi dal proprio municipio e enti della Pubblica Amministrazione” quali atti tributari, contenziosi tributari indirizzati a persone fisiche o giuridiche che hanno la residenza nel Comune.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.